Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore
Commento di Paolo Curtaz
La stragrande maggioranza delle
persone che incontro e che si dichiarano cristiane o, comunque credenti, ha la
visione di Dio coincidente a quella che ne ha la gente di Cafarnao: un qualcuno
di soprannaturale, di potente, che si affretta a sfamare il popolo compiendo
miracoli. In fondo in fondo non ci interessa che cosa voglia Dio, o cosa lui
pensi. So io qual è la mia felicità, a lui di esaudirla. Una eterna
tangentopoli, ottengo favori da questo potentissimo amico in cambio di qualche
promessa o qualche preghiera. Preghiera che poche volte consiste nel cercare la
volontà di Dio e il più delle volte consiste nel convincere Dio ad esaudire la
mia volontà. Un Dio che sfama, insomma, un Dio assicuratore a cui mi rivolgo
per quadrare la vita. Una pretesa assurda, che finisce col distaccarmi
completamente da questa Presenza che, incompresa, fugge lontano. Per cosa
cerchiamo Gesù? Per cosa lo inseguiamo, ansiosi di vedere esaudito qualche
nostro progetto? Mi viene in mente un aneddoto dei Padri del deserto: un monaco
egiziano disse a un anacoreta siriano, tutto eccitato, che voleva andare in
città a vedere un santo che operava miracoli e che, con la sua preghiera,
risuscitava i morti. L'altro monaco, sorridendo disse: "Che strane
abitudini avete da queste parti: chiamate "santo" chi piega Dio a
fare la propria volontà. Da noi invece, chiamiamo "santo" chi piega
la propria volontà a quella di Dio". Gesù, amante ferito, replica,
disputa, cerca di convertire il nostro cuore e ci porta ad una riflessione:
nella nostra vita c'è una fame e una sete insaziabili che attraversano e
motivano tutti i nostri desideri. E' la ricerca della felicità a cui
disperatamente aneliamo. Purtroppo, però, spesse volte decidiamo (o
presumiamo?) noi in cosa riporla. E Dio dovrebbe darci una mano. No, fratelli,
no. Lui e Lui solo può saziare, Lui solo può portarci a non avere più fame e
più sete. Lui solo è la salvezza. Non lasciamoci sfuggire l'occasione di
riempire il nostro cuore, non corriamo il rischio di morire di sete a pochi
metri da una sorgente d'acqua!
Dacci oggi e sempre questo pane, Signore!
Dacci oggi e sempre questo pane, Signore!
La gente lo seguiva per famme e per i miracoli...
RispondiEliminaIl miracolo è in quel pezzetto di pane, che nutre l'anima di speranza e di gioiavera!
Gesù lo seguiamo per fame e sete di giustizia,e per fare la volontà del Padre...
Signore dacci sempre di quel pane.
@luisa....si....Gesù...dacci il pane quotidiano....ogni mattina appena svegli...così ci darà la forza di vivere fino a sera come vuoi Tu...Amen
RispondiElimina